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I 7 CHAKRA: funzionamento, caratteristiche e schede dettagliate

da | Apr 27, 2022

Tutta la pratica dello yoga e di molte altre discipline simili si basa sui sette chakra, i centri energetici che influiscono molto di più di quello che possiamo immaginare sulle nostre vite.

Infatti, un problema specifico di salute può essere causato da uno squilibrio di uno o più chakra e lavorandoci con le opportune tecniche si possono risolvere molti disturbi.

Ma cosa sono questi chakra, dove si trovano, quali sono le loro caratteristiche, cosa succede se non funzionano come dovrebbero?

Queste sono domande che un praticante di yoga si è fatto, si sta facendo o molto probabilmente si farà in futuro ed è importantissimo che si conoscano.

Grazie a questo articolo avrai una visione generale di cosa sono i chakra, quali sono le loro funzioni e le caratteristiche principali di ognuno.

Buona lettura e buona scoperta dei sette chakra ;-)


Che cosa sono i chakra

che cosa sono i chakra

I chakra sono un concetto appartenente alle tradizioni indiane come lo yoga e l’ayurveda che comunque deriva dalla tradizione tantrica.

La parola chakra in sanscrito significa ruota, cerchio o anche vortice e sono considerati dei centri energetici che servono per assorbire l’energia vitale (prana), distribuirla nell’individuo (nel corpo, nella mente e nello spirito) e rilasciarla verso l’esterno.

A volte vengono chiamati anche Padma, che significa loto, infatti ciascuno è rappresentato da un fiore di loto con differenti petali.

Questi veri e propri vortici di energia fanno da collegamento tra la mente, il corpo e lo spirito influenzando significativamente le nostre emozioni, il modo di comportarsi, l’apprendimento, la comunicazione e molti altri aspetti.

Questi centri possono essere aperti o chiusi e questo influenza moltissimo le nostre vite. Se un chakra è equilibrato l’energia è in grado di scorrere liberamente in quella zona, ma se è chiuso l’energia non è in grado di circolare.

E’ proprio quando un chakra è bloccato che possono insorgere degli squilibri che si manifestano mentalmente, fisicamente, emotivamente o in più modi.

Per questo motivo è importante che funzionino bene e che non si abbiano squilibri in questi centri.

I chakra sono 7 e ciascuno è associato ad un elemento.

Sono organizzati lungo una gerarchia evolutiva dei bisogni umani, cominciando dall’istinto di sopravvivenza ed evolvendo verso la trasformazione spirituale.

Ma lungo il viaggio incontriamo altri bisogni come ad esempio la procreazione, la socializzazione, l’ altruismo, la comunicazione e l’intuizione.

Se ti interessa approfondire i 5 elementi leggi anche questo articolo: I 5 elementi nello yoga e nell’ayurveda


La storia dei 7 chakra

la storia dei chakra

I chakra sono stati da sempre legati alla storia dello yoga e le prima citazioni di questi centri energetici le possiamo ritrovare nel Veda che sono gli scritti più antichi della tradizione indiana.

Questi manoscritti a loro volta derivano da una tradizione orale che fu portata in India da una tribù indoeuropea che invase gli indiani nel secondo millennio a.C.

Si dice che gli invasori abbiano invaso l’India a bordo dei cocchi e che il termine “chakra” si riferirebbe alle ruote di questi cocchi.

Dopo i Veda possiamo ritrovare riferimenti ai chakra nelle Upanishad, anche questi erano insegnamenti che venivano tramandati da maestro a discepolo che poi vennero messi per iscritto.

Successivamente troviamo riferimento ai chakra negli Yoga Sutra di Patanjali, uno dei testi classici dello yoga, che fu scritto intorno al 200 a.C.

Infine, grazie alla tradizione tantrica, composta da molti rami filosofici, i chakra divennero un vero e proprio sistema integrante della filosofia dello yoga che è stata tramandata sia oralmente, da maestro a discepolo, che per iscritto ed è arrivata fino a noi.


Come funzionano i chakra

come funzionano chakra

Tutta la fisiologia dello yoga è basata sull’esistenza di un corpo energetico che contiene a sua volta le nadi e i chakra.

L’energia (il prana) scorre nel corpo attraverso le nadi che sono migliaia e che possono essere in qualche modo paragonati ai meridiani della medicina cinese.

Tutte le nadi vanno a finire nella colonna vertebrale che è il canale energetico per eccellenza. Qui l’energia scorre attraverso le 3 nadi principali: ida, pingala e sushumna.

Anodea Judith, una delle più grandi studiose dei chakra, nel suo libro “chakra, ruote di vita” paragona le nadi della spina dorsale a delle autostrade e tutte le altre a delle strade secondarie.

I chakra sono sulla colonna vertebrale e sono centri dove l’energia viene accumulata e ridistribuita.

Sempre nel libro “chakra, ruote di vita“, vengono paragonati a delle città che si incontrano lungo “l’autostrada dell’energia” che hanno il compito di produrre un certo tipo di bene.

A livello fisico invece i chakra corrispondo a:

  • gangli nervosi dove c’è un alto grado di attività nervosa
  • ghiandole del sistema endocrino

Come accennato precedentemente i chakra sono anche chiamati “padma” , loto, perché il loro simbolo sono i fiori di loto e, proprio come dei fiori, hanno dei petali che possono essere aperti, chiusi o trovarsi in uno stato intermedio.

Poiché i chakra governano non solo aspetti fisici ma anche emotivi e comportamentali, quando un chakra è squilibrato influisce negativamente sulla propria vita.

Se un chakra è chiuso, o comunque bloccato, non è in grado di ricevere e ritrasmettere energia mentre se è troppo aperto lavora in modo eccessivo.

Se per esempio una persona è squilibrata a livello del secondo chakra, che regola anche il rapporto con l’altro sesso, può avere molti partner se il chakra è troppo aperto, oppure può avere difficoltà a mantenere un solo rapporto se invece il secondo chakra è chiuso o bloccato.

Bisogna anche considerare che i chakra non funzionano come enti separati ma sono tutti collegati, infatti uno squilibrio di un chakra molto probabilmente interesserà anche gli altri.

Ora che abbiamo visto che cosa sono e come funzionano andiamo a vedere le caratteristiche di ogni chakra in modo che puoi saperne di più sulle funzioni specifiche.

In questi paragrafi non approfondirò ogni chakra sul quale scriverò un articolo specifico, ma inserirò solo le caratteristiche principali.

Per saperne di più  sul prana, sulle nadi e sui corpi sottili ti consiglio di leggere anche questo articolo: la fisiologia dello yoga.

Andiamo ora a vederli uno alla volta…


Muladhara, il chakra della terra

primo chakra muladhara

Il primo chakra si trova alla base della spina dorsale, è associato alla sopravvivenza ed il suo colore è il rosso.

Le ghiandole associate a questo elemento sono le surrenali.

L’elemento di questo chakra è la terra che è lo stato più condensato della materia infatti è collegato alla parte solida del corpo come le ossa, i muscoli e l’intestino crasso (dove appunto passa la sostanza solida).

Non curare questo chakra e ignorarlo significa non mettere le basi della nostra crescita e senza il suo equilibrio saremo privi di radici.

Questo centro è responsabile del nostro radicamento, sia fisico perché è responsabile della salute delle gambe che figurativo perché se non siamo ben radicati rischiamo di vivere sulle nuvole.

Molte persone che non sanno cosa fare nella vita probabilmente hanno questo chakra squilibrato e non hanno ancora trovato le loro radici.

E’ correlato alla paura che insorge ogni volta che ci sentiamo in qualche modo minacciati e la nostra sopravvivenza è messa a repentaglio.

Il senso associato è l’olfatto perché la terra è un elemento che percepiamo principalmente grazie a questo senso. Non si può infatti non sentire l’odore della terra durante una passeggiata in mezzo alla natura.

Se è troppo chiuso ci si sente insicuri, paurosi di perdere quello che abbiamo, non radicati, non centrati, con poca fiducia in se stessi.

Al contrario se troppo aperto si rischia di essere molto attaccati ai beni materiali, gelosi, senza nessun tipo di paura che a volte ci mette di fronte a grandi rischi.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: perineo, coccige, base della spina dorsale
  • Elemento: terra
  • Funzione principale: sopravvivenza
  • Disfunzioni fisiche: problemi alle gambe, artrite, sciatica, obesità, emorroidi e sciatica
  • Ghiandole: surrenali
  • Colore: rosso
  • Senso: olfatto
  • Bija mantra: lam

Per approfondire questo chakra leggi anche: Muladhara, il primo chakra: il chakra della radice


VIDEO: pratica di yoga per il primo chakra


Svadhisthana, il chakra dell’acqua

terzo chakra svadhisthana

Svadisthana è localizzato all’altezza del plesso sacrale e l’elemento di questo chakra è l’acqua.

Proprio da questo elemento derivano le caratteristiche di questo chakra in quanto è associato al movimento, al cambiamento, al flusso.

Infatti, se il primo chakra è responsabile del radicamento e di formare una base solida, il secondo ha lo scopo di lasciar fluire, lasciar andare, lasciar fluire.

Dal punto di vista fisiologico il secondo chakra regola tutti quei processi in cui sono coinvolti i liquidi come ad esempio la circolazione sanguigna, la produzione e l’eliminazione delle urine, la riproduzione e la sessualità.

Dal punto di vista comportamentale invece, svadhisthana influenza il piacere, la sessualità, le emozioni e anche le sensazioni.

Il colore di questo elemento è l’arancione e il senso associato è il gusto.

Se questo chakra è troppo aperto può causare una ricerca esasperata del piacere, non solo quello sessuale.

Se invece questo centro è troppo chiuso può sfociare in difficoltà nei rapporti con l’altro sesso, gelosia, paure, impotenza e anche frigidità.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: plesso sacrale
  • Elemento: acqua
  • Funzione principale: procreazione, genitali, piacere, desiderio
  • Disfunzioni fisiche: rigidità nella zona lombare della schiena, problemi alla vescia, disfunzioni all’utero, disturbi renali, frigidità e impotenza
  • Ghiandole: testicoli e ovaie
  • Colore: arancione
  • Senso: gusto
  • Bija mantra: vam

Per approfondire questo centro leggi anche: Svadhisthana, il secondo chakra: il chakra dell’acqua


VIDEO: pratica di yoga per il secondo chakra


Manipura, il chakra del fuoco

terzo chakra manipura

Manipura è il terzo chakra, si trova nel plesso solare ed è associato alla volontà e al potere.

A questo centro è associata l’energia, infatti è responsabile del metabolismo sia a livello macroscopico, che avviene nell’ apparato digerente, che a livello microscopico che avviene nelle singole cellule.

Le ghiandole associate a manipura sono  il pancreas e le surrenali infatti è importante per la digestione e per il buon funzionamento di tutti gli organi coinvolti in questo importante processa come fegato, stomaco e milza.

L’elemento di questo chakra è il fuoco che porta luce, calore, energia e potere.

Proprio come questo elemento trasforma la materia in luce e calore, il terzo chakra trasforma i primi due elementi più statici e passivi in energia che tende ad andare verso l’alto.

Lo scopo di questo chakra è la trasformazione di noi stessi grazie alla forza della volontà. E’ proprio grazie a questa qualità che riusciamo a liberarci dagli schemi mentali, a cambiare, a abbracciare nuove abitudini e a muoverci verso qualcosa di nuovo.

Il colore di manipura è il giallo ed il senso ad esso correlato è la vista.

Se questo chakra è chiuo o bloccato si hanno problemi fisici principalmente all’apparato digerente e psichici relativi alla mancanza di forza di volontà, di autostima, di fiducia in se stessi e di indecisione.

Se invece manipura è troppo attivo si cerca a tutti i costi di ottenere potere, si ha troppa fiducia in se stessi, si sviluppa arroganza e si tende a non ascoltare gli altri.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: nel plesso solare
  • Elemento: fuoco
  • Funzione principale: volontà, potere, sicurezza,
  • Disfunzioni fisiche: disturbi digestivi, diabete, ulcere
  • Ghiandole: pancreas, surrenali
  • Colore: arancione
  • Senso: vista
  • Bija mantra: ram

Se vuoi saperne di più su manipura leggi anche: Manipura, il terzo centro energetico: il chakra del fuoco

VIDEO: pratica di yoga per il 3° chakra


Anahata, il chakra del cuore

quarto chakra anahata

Anahata si trova a livello del cuore, al centro del petto ed è considerato come il centro di collegamento tra i chakra inferiori, più materiali, e quelli superiori, che invece sono più spirituali.

Questo chakra è quello che governa l’amore, ma è diverso da quello del secondo chakra.

L’amore di quest’ultimo è più sensuale, passionale ed è esterno perché è verso una persona, mentre quello del quarto chakra è puro, incodinzionato e proviene dall’interno.

L’elemento di questo chakra è l’aria che rappresenta la leggerezza, la libertà e la freschezza.

I principali organi correlati a questo chakra sono i polmoni ed il cuore, infatti se squilibrato può dare origine a problemi di pressione, cardiaci e respiratori.

Dal punto di vista comportamentale invece è coinvolto nell’amore che si prova per gli altri ma anche per se stessi.

La ghiandola associata a questo chakra è il timo e il colore il verde.

Se è bloccato o troppo chiuso può sfociare in difficoltà nell’esprimere amore, nel manifestare affetto e nell’essere compassionevoli.

Se invece è troppo aperto si può sperimentare una sofferenza esagerata per gli altri o comunque per cose che non ci appartengono.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: all’altezza del cuore, nel centro del petto
  • Elemento: aria
  • Funzione principale: amore e affetto
  • Disfunzioni fisiche: disturbi cardiaci e polmonari, problemi di pressione,
  • Ghiandola: timo
  • Colore: verde
  • Senso: tatto
  • Bija mantra: yam

Per approfondire leggi: Anahata, il chakra del cuore: il quarto centro energetico


VIDEO: pratica di yoga per il quarto chakra


Visuddha, il chakra purificatore

quinto chakra vishuddha

Visuddha in sanscrito significa purificazione, ecco perché è considerato il chakra purificatore.

E’ anche chiamato il chakra della gola perché si trova nel collo e nelle spalle.

L’elemento legato a questo centro energetico è l’etere, lo spazio.

E’ il più sottile degli elementi e possiamo percepire solo la sua manifestazione che avviene attraverso le vibrazioni.

Proprio per questo il senso associato a questo chakra è l’udito grazie al quale percepiamo l’etere che vibra.

Questo chakra è anche associato alla comunicazione, al modo di esprimersi e alla creatività.

La comunicazione infatti va oltre gli stati fisici della materia ed è resa possibile grazie all’etere, allo spazio e alle vibrazioni.

La ghiandole associate a questo chakra sono la tiroide e la paratiroide, perciò è coinvolto in tutti quei processi regolati da questa ghiandola come ad esempio la regolazione del calcio, il peso corpore, l’umore, la pigrizia, l’appetito, la stanchezza ed il sonno.

Visuddha è coinvolto anche nella salute della gola, del collo e dell’udito.

Il colore associato a questo chakra è l’azzurro.

Se questo chakra è bloccato o comunque funziona meno di quello che dovrebbe, tendiamo ad avere problemi con il nostro modo di esprimersi, la gente tende a non ascoltarci, la timidezza prende il sopravvento, abbiamo paura a dire la nostra opinione e siamo anche privi di creatività.

Mal di gola frequenti sono un segno che potrebbe esserci uno squilibrio a livello di questo chakra.

Se invece la sua attività è eccessiva tendiamo a parlare troppo e senza consapevolezza di quello che diciamo.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: nella gola
  • Elemento: etere, spazio
  • Funzione principale: creatività e comunicazione
  • Disfunzioni fisiche: mal di gola frequenti, disturbi della tiroide, problemi all’udito e collo spesso dolorante
  • Ghiandole: tiroide, paratiroide
  • Colore: azzurro
  • Senso: udito
  • Bija mantra: ham

Leggi anche: Visuddha chakra: il centro energetico della gola


VIDEO: pratica di yoga per il quinto chakra


Ajna, il chakra della luce

settimo chakra ajna

Il nome ajna in sanscrito significa comandare, percepire perciò questo è il chakra della percezione che a sua volta comanda anche.

Infatti, grazie a questo chakra, noi percepiamo il mondo esterno che si riflette in immagini interiori attraverso le quali noi percepiamo la nostra realtà e quindi in qualche modo siamo comandati da tutto questo.

E’ localizzato nel centro della testa dietro la fronte e l’elemento associato a questo chakra è la luce attraverso la quale siamo in grado di vedere il mondo esterno.

E’ anche chiamato il chakra del terzo occhio e si riferisce all’occhio della percezione che ci permette di vedere oltre la semplice realtà e ci mette di fronte alla verità.

Ajna chakra è correlato alla ghiandola pineale, detta anche epifisi, che è localizzata al centro della testa.

E’ una ghiandola molto piccola ma anche molto importante perché produce la melatonina, un ormone fondamentale per la nostra salute che regola principalmente il sonno e la veglia ma che è coinvolto anche nella crescita, nel sistema immunitario e nella gestione dello stress.

Se questo chakra è squilibrato si fa fatica a fidarsi della propria intuizione, non si usa per niente l’immaginazione e si tende a fare delle scelte che spesso si rivelano sbagliate solo perché non abbiamo ascoltato il nostro intuito.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: centro della testa
  • Elemento: luce
  • Funzione principale: vista, intuizione
  • Disfunzioni fisiche: problemi alla vista, mal di testa, problemi con il sonno
  • Ghiandole: pineale (epifisi)
  • Colore: indaco
  • Senso: vista
  • Bija mantraom

Per approfondire: Ajna, il chakra del terzo occhio: il centro dell’intuizione


Meditazione con il bija mantra per il sesto chakra


Sahasrara, il chakra della corona

settimo chakra sahasrara

Sahasrara in sanscrito significa millefoglie e questo si riferisce ai mille petali del fiore di loto che simboleggiano questo chakra.

E’ situato alla sommità della testa e la sua funzione è quella spirituale. Secondo lo yoga è proprio grazie a questo centro energetico che avviene l’illuminazione.

L’elemento di questo chakra è il pensiero che rappresenta la manifestazione di tutto ciò che ci circonda e la funzione di sahasrara è la conoscenza.

Dal punto di vista fisiologico invece il chakra della corona è legato alla ghiandola pituitaria (l’ipofisi).

Questa ghiandola endocrina si trova alla base del cranio ed è importantissima perché regola il funzionamento di tutte le altre ghiandole quindi, se squilibrata, si avranno una serie di disturbi nel metabolismo, nella crescita, nell’equilibrio ormonale, nella riproduzione e molti altri.

Se questo chakra è squilibrato possiamo sentirci soli con noi stessi, senza nessuna connessione spirituale e si tende ad essere molto scettici.

SCHEMA RIASSUNTIVO

  • Dove si trova: sommità del capo
  • Elemento: pensiero
  • Funzione principale: comprensione
  • Disfunzioni fisiche: difficoltà di apprendimento, confusione, depressione
  • Ghiandole: pituitaria (ipofisi)
  • Colore: violetto
  • Bija mantra: ah

Per approfondire: Sahasrara chakra, il settimo centro energetico


Meditazione con il bija mantra per il settimo chakra


Conclusioni

Grazie a questo articolo ora hai ben chiaro che i chakra sono veri e propri centri energetici per veicolare l’energia.

Come hai potuto leggere il loro corretto funzionamento è importantissimo per essere in salute, ma se uno o più di questi centri è squilibrato potresti andare in contro a dei disturbi fisici, emozionali e anche comportamentali.

Grazie alla pratica dello yoga però puoi fare delle posizioni, delle meditazioni o usare i mantra o dei mudra per riequilibrare questi centri e migliorare la tua vita.


*Immagini tratte da Bigstock

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